Viviamo in mezzo a soprusi e ingiustizie, non solo tra Stato e popolo, ma anche tra popolo e popolo, tra città e città, tra famiglia e famiglia e perfino dentro la famiglia stessa. E ci chiamiamo società civile! Di fatto abbiamo per certi aspetti più tecnologia e, in alcuni casi, siamo anche più ‘umani’, se ci confrontiamo con altri paesi non occidentali in cui vige ancora il cannibalismo o dove vi sono altre credenze ed usi molto disumani – almeno rispetto alle nostre leggi. Ma l’uomo è uomo dappertutto e l’umanità dipende da come uno si confronta con le esigenze fondamentali del proprio cuore, per cui possiamo trovare il bene in ogni luogo sulla terra. Pensiamo anche, però, a quale arretratezza di pensiero è ancora presente nel mondo. Se desideriamo migliorarlo, abbiamo bisogno di lavorare e di aiutarci sulle questioni fondamentali della vita e non solo su quelle del ‘mangiare, bere e dormire’. “Non di solo pane vive l’uomo”.