Un registro epidemiologico delle manifestazioni rare

Lo scopo del progetto è:

  1. favorire la segnalazione dei casi sospetti, il loro inquadramento diagnostico ed il pronto trattamento terapeutico;
  2. supportare la diagnosi mediante il conforto della conferma molecolare per i centri non in condizione di eseguire la ricerca degli acidi nucleici a mezzo PCR;
  3. valutare la recidività inerente alle manifestazioni rare ed atipiche, e la sua eventuale modificazione in forza della terapia antivirale.

Le manifestazioni rare da riattivazione di VZV (ZSH, sindromi ischemiche, nevrassiti subacute) sono oggi poco note come quadri nosografici distinti, in ragione di una scarsa possibilità diagnostica sino agli anni recenti.
Il recente incremento delle possibilità diagnostiche, contribuito dalla fruibilità clinica delle metodologie diagnostiche molecolari, permette oggi, anzi rende eticamente urgente, misurare quanto le manifestazioni rare incidano in una popolazione ben definita, dopo un adeguato iter informativo sul territorio. Una più precisa quantificazione dell’incidenza di queste manifestazioni è potenzialmente molto utile, dal momento che mancano dati definiti a riguardo e che l’incremento della popolazione anziana e suscettibile nel nostro Paese è costante.

Il tentativo di allargare la quantificazione di tali manifestazioni rare ad un ambito epidemiologico più ampio, su base nazionale, sotto l’egida della Società Italiana di Malattie Infettive, è finalizzato ad una migliore caratterizzazione di tali manifestazioni, ed ad una ricerca di eventuali fattori ad esse associati.

Viene proposto a tutte le unità operative di Malattie Infettive del territorio nazionale ed ad altri centri eventualmente interessati di aderire ad uno studio prospettico volto alla segnalazione via web, alla caratterizzazione clinica e virologica ed alla quantificazione dei casi incidenti negli ambiti di pertinenza delle Unità aderenti.