Carissimi,
la Pasqua di quest’anno si inserisce in un tempo inedito e drammatico di particolari prova e sofferenza. Proprio per questo motivo ed a maggior ragione, chiediamo al Signore, per l’intercessione di San Camillo de Lellis, di renderci consapevoli che il riconoscimento di Cristo, morto e risorto, ed il nostro “sì” a Lui, anche nell’isolamento nel quale ognuno di noi è costretto a stare, è già il contributo alla salvezza nostra e di ogni uomo; niente è più urgente di questa autocoscienza.
Raccogliendo l’invito di papa Francesco, “continuiamo a pregare per gli ammalati, per gli operatori sanitari e per tanta gente che soffre questa epidemia”.
Con gratitudine commossa preghiamo anche per tutti i benefattori della Fondazione Camillo de Lellis che, anche in questa occasione, non ci fanno mancare il loro sostegno per rispondere, per nostro tramite, alle necessità che la pandemia ci richiede.
Vi auguro di vivere, così come le circostanze ce lo permettono, una Santa Pasqua in Cristo vittorioso sulla morte.
Lucio Pippa