La coppa dell’Amicizia
In una famosa e prestigiosa scuderia vivevano molti cavalli, campioni di corse.
Uno di queste, di nome Stella, era di razza Baio, dal manto marrone e rossiccio con estremità e crine nero.
Aveva una stella bianca in fronte, da qui il suo nome.
In questa scuderia tutto era predisposto ad effettuare gare di trotto, galoppo ed ostacoli.
Da tutti i paesi limitrofi arrivavano campioni purosangue per partecipare a queste gare.
La particolarità però di questa scuderia era che vi erano gare che venivano effettuate anche da un altro animale: l’asino! Le corse degli asini con calesse erano un’attrazione seguita da molti.
In questa scuderia viveva però un solo asino: Nino! Era giovane e coraggioso, veloce e forte.
In un caldo pomeriggio estivo, durante una gara ippica, Stella inciampò e si procurò una storta alla zampa destra. Per la sua indole battagliera da vera campionessa, continuò a correre ma rallentando sempre più per il dolore.
L’asinello, grande amico di Stella, se ne accorse e corse in suo aiuto, con l’intenzione di sostituirla nella gara.
A quel punto la cavalla, con rammarico ma contenta uscì dal circuito. Poteva farlo, visto che aveva trovato un rimpiazzo.
La giuria rimase allibita per questo scambio ma, convinta che Nino sarebbe arrivato ultimo, non fermò la gara.
L’asinello dette il meglio di se, doveva farlo perché sapeva che Stella era triste. Era stata una sconfitta per lei!
E Nino tagliò il traguardo per primo battendo tutti i campioni. Poi stremato si accasciò al suolo. Tutti accorsero in suo aiuto, lo incitarono a rialzarsi, a camminare.
I membri della giuria non sapevano che fare: chi meritava la Coppa del vincitore? Stella o Nino?
Visto che era una corsa di cavalli e l’iscrizione era stata fatta a nome di Stella decisero che la vincitrice era lei.
Nino, dopo essersi abbeverato e riposato partecipa alla gara per soli asini, che c’era successivamente, tocca il traguardo ma…per ultimo!
Le forze gli erano mancate dopo la gara precedente.
A quel punto il proprietario di Stella, convinto che l’asino avrebbe potuto sicuramente vincere la sua gara, colpito dalla forza e generosità che Nino aveva dimostrato, gli cedette la coppa ricevuta. Era meritata!