Luglio 2019

FESTA AL CASTELLO

Il villaggio ai piedi del castello fu svegliato dalla voce dell’araldo del castellano che leggeva un proclama nella piazza.

“Il nostro signore beneamato invita tutti i suoi buoni fedeli sudditi a partecipare alla festa del suo compleanno.

Ognuno riceverà una piacevole sorpresa.

Domanda però a tutti un piccolo favore: chi partecipa alla festa abbia la gentilezza di portare un po’ d’acqua per riempire la riserva del castello che è vuota.”

L’araldo ripeté più volte il proclama, poi fece dietrofront e scortato dalle guardie ritornò al castello.

Nel villaggio scoppiarono i commenti più diversi.

“Bah! E’ il solito tiranno! Ha abbastanza servitori per farsi riempire il serbatoio. Io porterò un bicchiere d’acqua, e sarà abbastanza!”

“Ma no! E’ sempre stato buono e generoso! Io ne porterò un barile!”

“Io un ditale!”

“Io una botte!”

Il mattino della festa, si vide uno strano corteo salire al castello.

Alcuni spingevano con tutte le loro forze grossi barili o ansimavano portando grossi secchi colmi d’acqua.

Altri, sbeffeggiando i compagni di strada, portavano piccole caraffe o un bicchierino su un vassoio.

La processione entrò nel cortile del castello.

Ognuno vuotava il proprio recipiente nella grande vasca, lo posava in un angolo e poi si avviava pieno di gioia verso la sala del banchetto.

Arrosti e vino, danze e canti si succedettero, finché verso sera il signore del castello ringraziò tutti con parole gentili e si ritirò nei suoi appartamenti.

“E la sorpresa promessa?”, brontolarono alcuni con disappunto e delusione.

Altri dimostravano una gioia soddisfatta: “Il nostro signore ci ha regalato la più magnifica delle feste!”.

Ciascuno, prima di ripartire, passò a riprendersi il recipiente.

Esplosero allora delle grida che si intensificarono rapidamente.

Esclamazioni di gioia e di rabbia.

I recipienti erano stati riempiti fino all’orlo di monete d’oro!

“Ah! Se avessi portato più acqua”.