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LINK: M&P SSN da riformare gennaio 2024
ESTRATTO (pag.1):
Il 24 dicembre il nostro Servizio Sanitario ha compiuto 45 anni e, nonostante alcuni interventi di riforma, li dimostra tutti. Nato con l’obiettivo di tutelare la salute delle persone con criteri di universalismo, rimane un bene prezioso, un vanto a livello mondiale. Tuttavia va ripensato radicalmente perché possa oggi continuare a rispondere al bisogno di salute di una persona malata.
Il recente dibattito politico-sindacale ha riproposto a toni accesi il tema della sorte del Servizio Sanitario Nazionale, anche facendo leva sul malumore diffuso dei professionisti; malumore che a sua volta pesca ben più lontano e richiede interventi di ampio respiro che oltrepassino le problematiche sindacali o l’effetto di qualche provvedimento amministrativo. Il tema è diventato quotidiano a livello mediatico.
Alcuni ritengono che comunque il sistema reggerà, modificandosi per sopravvivere, altri pensano che potrebbe cedere di schianto. Tutti sono però convinti che siamo ad un punto di svolta.
La domanda di salute di una persona malata ha dimensioni totali e non si contenta di risposte parziali, che percepisce insoddisfacenti.
Lo sviluppo scientifico ha migliorato l’efficacia delle cure ma ha ridotto la terapia alla guarigione biologica, astraendola dalla relazione di cura. L’insufficienza di una visione riduzionistica e materialista ha aperto a profonde riflessioni sul significato stesso della salute (OMS 1948) e delle implicazioni che un’accezione globale di salute comporta, per rispondervi efficacemente (Alma Ata 1978).
In questo clima culturale, che ha promosso l’obiettivo della “salute per tutti”, nasce anche il nostro Servizio Sanitario Nazionale (SSN), con il desiderio di offrire una risposta universalistica e globale.
La crescita esponenziale del consumo di risorse imposte dallo sviluppo tecnologico e dal mutamento dei bisogni sanitari ha posto il problema della sostenibilità e ha indirizzato le modificazioni organizzative a sostenere un SSN efficiente e di qualità, a fronte di impegni economici gravosi per gli stati di welfare – in particolare per il nostro.
Un Servizio Sanitario Nazionale da riformare?
Non ci sono cambiamenti duraturi senza cambiamenti culturali e non ci sono cambiamenti culturali senza cambiamenti nelle persone.
(Laudate Deum, 4 ottobre 2023)Così facendo, l’ideale di realizzare una compagine sociale impegnata a prendersi carico delle persone malate nella totalità del loro bisogno si è sfuocato: una buona sanità è percepita oggi come un servizio di qualità. È perseguita in questi termini da chi la eroga; è richiesta come tale da chi ne è il destinatario.
Considerare la sanità solo come un servizio senza mantenere anche la preoccupazione di costruire una compagnia umana giocata in un’alleanza terapeutica a tutela del valore primario della persona riduce la cura alle prestazioni sanitarie e, come magistralmente rileva Papa Francesco nel messaggio per la giornata del malato (2024), concentra gli sforzi sull’efficienza organizzativa o sull’efficacia scientifica e tecnologica, esalta il rendimento con l’indifferenza (o la spietatezza) verso quel bisogno di salvezza che ogni domanda di salute reca con sé. In chi è più fragile, incerto e insicuro, come avviene nella malattia, anche il successo biologico non sana l’esperienza dell’abbandono e della solitudine, fino al rifiuto di chi non sembra portare alcun valore a causa della inutilità, disabilità e vecchiaia. La stessa professione medica o infermieristica è ridotta a quella di operatore di prestazioni sanitarie mortificandone l’origine e la dignità. Da qui deriva una globale insoddisfazione soprattutto in chi è curato, ma anche in chi cura.
La dimensione umana e solidaristica capace di farsi carico dell’orizzonte globale della persona malata, nata storicamente come carità, è diventata virtù laica e civile, individuale e sociale e come tale appartiene all’atto politico, che oggi lo disattende, come constatiamo con amarezza.
Le istituzioni governative attuali, al pari di quelle passate, non affrontano i nodi delle questioni i cui effetti stanno portando il Servizio Sanitario ad un livello di insostenibilità rispetto agli obiettivi che le varie leggi di riforma sanitaria hanno sempre difeso e cercato di perseguire e le spinte economiche tagliano i costi di ciò che non è considerato di valore. Le problematiche – moltiplicate e più complesse che in passato – non sono individuate né poste a tema, e portano al pettine alcuni nodi che oggi connotano la fotografia di un SSN in crisi. Nella inevitabile parzialità di una sintesi vogliamo passarle in rassegna.